L'alone magico che avvolge il borgo di Neive è quello tipico del fascino "da cartolina" delle "Città invisibili" di Italo Calvino, dove tutto sembra più bello di ciò che esiste adesso.
Resta, purtroppo, ben poco dell'antico ricetto medievale, fulcro dell'impianto urbano ad anello con le case dai tetti rossi addossate le une alle altre. Da qui sarà possibile godere di una incredibile finestra panoramica sulle vigne neivesi, il frutto benedetto delle Langhe.
La dimora più antica del centro storico è Casa Cotto, appartenente a una famiglia di banchieri duecentesca e dai pregevoli caminetti e soffitti d'epoca. A lei contemporanea è la Torre dell'Orologio, costruita sotto il dominio astigiano.
Ancora più tarda è la Torre del Monastero del X secolo, unica testimonianza dell'antico centro benedettino di S. Maria del Piano sulla strada per Mango.
Molto caratteristici sono anche i simboli rivoluzionari dei diritti dell'uomo sul portale dell'Arciconfraternita di S. Michele.
Non mancherà, infine, una visita alle aziende vinicole, spesso ospitate in dimore signorili in grado di sprigionare profumi inebrianti tra decorazioni e arredi d'epoca.